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- Matteo.Pasquinelli

 libro on line, 2008

The Ideology of Free Culture and the Grammar of Sabotage

 http://www.rekombinant.org/docs/Ideology-of-Free-Culture.pdf

Bringing post-Operaismo into network culture, this text
tries to introduce the notion of surplus in a contemporary media
debate dominated by a simple symmetry between immaterial and material
domain, between digital economy and bioeconomy. Therefore a new
asymmetry is first shaped through Serres' conceptual figure of the
parasite and Bataille's concepts of excess and biochemical energy.
Second, the crisis of the copyright system and the contradictions of
the so-called Free Culture movement are taken as a starting point to
design the notion of autonomous commons against the creative commons.
Third, a new political arena is outlined around Rullani's cognitive

capitalism and the new theory of rent developed by Negri and
Vercellone. Finally, the sabotage is shown as the specular gesture of
the multitudes to defend the commons against the parasitic dimension
of rent.

* The living energy of machines.
* Michel Serres and the cybernetic parasite
* Digitalism: the impasse of media culture
* The ideology of Free Culture
* Against the Creative Anti-Commons
* Towards an Autonomous Commons
* Rent is the other side of the Commons
* The four dimensions of cognitive capitalism
* A taxonomy of the immaterial parasites
* The bicephalous multitude
* The grammar of sabotage

This text is an extract of a forthcoming book (autumn 2008) for the Studies in Network Cultures, a book series of the Institute of Network Cultures, Amsterdam, published by NAi Publishers, Rotterdam.

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 articoli, 2006

Netporn: nuovi territori "tattici!"

 http://www.digicult.it/digimag/article.asp?id=284

Intervista a Matteo Pasquinelli a cura di Tatiana Bazzichelli.
Un tempo si teorizzava sui corpi digitali e sulla fisicità dei bit, oggi al concetto di performatività virtuale si preferisce quella reale, in cui il corpo si fa finalmente carne (usando una ormai storica espressione alla Cronenberg, di cui molti ricorderanno il film "Videodrome"). L'immaginario "indie" dei tardi anni ottanta primi anni novanta, che ha accompagnato gran parte del punk di quegli anni, diventa "porn", portando l'idea del fai da te, do it yourself, a contatto con la pelle e sotto i vestiti (non più virtuali). La pornografia di oggi, è sempre più "indie porn", che ha come protagonisti non più star dello spettacolo, ma persone normalissime, che autogestiscono la propria sessualità, inventandosi una nuova pornografia, indipendente e non patinata. Forse l'autenticità è il nuovo segreto del successo, unito alla possibilità di raggiungerlo velocemente attraverso canali P2P, blog e circuiti share di scambio video, foto, film indipendenti dove il porno si fa gioco e ironia. Destruttura e crea nuovi codici...

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 articoli, 2004

Warporn Warpunk

 http://www.alterazione.net/n/?page_id=9

Come è possibile pensaredi fermare la guerra a mani nude? L”opinione pubblica nowar che riempie le piazze di tutto il mondo e le democrazie cosmetiche dello stato di diritto dimostrano di fare ben poco contro lo scatenamento militare USA. Contro gli istinti di una superpotenza non c”è ragione che tenga, la forza omicida si può fermare solo contrapponendole un”altra forza. Tutti i giorni assistiamo alla dimostrazione della dura legge darwiniana: la storia è fatta da un confronto spietato di forze e il resto è solo libertà d”espressione esercitata nei salotti.

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 libro on line, 2002

MEDIA ACTIVISM - Strategie e pratiche della comunicazione indipendente

 http://www.rekombinant.org/media-activism/

Il media attivismo e' una rete mondiale. Per descriverlo occorre immaginare un ambiente interconnesso fatto di flussi informativi, network, campagne mediatiche, programmatori, videomaker, giornalisti free lance. Il media attivismo non e' un solo un fenomeno politico, ma un laboratorio di sperimentazione di modelli sociali che vedremo sorgere appieno nella societa' del futuro.

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