:: home
 
Presentazione del sito
Centri di studio -  dipartimenti universitari, organizzazioni di ricerca, associazioni
Riviste on line
Ricercatori, sociologi, antropologi, scrittori
Bibliografie in rete sulla cybercultura
Libri  on line -  libri completi, o versioni on line ditesti a stampa
Saggi e papers on line
articoli da rivistee giornali
Tesi di laurea
video
Forum e blogs - aree di discussione
News -  novità, convegni, congressi, iniziative
Varie
Ricerca per parole chiave
 
 

 



- Eric Steven.Raymond

 libro on line, 2002

Come Diventare Un Hacker

 http://www.flavioweb.it/Hacker-HowTo-IT.html

(Traduzione italiana di How To Become A Hacker, rev. 1.12, 22 June 2002)

----------------------------------------------

 libro on line, 2001

How To Become A Hacker

 http://catb.org/esr/faqs/hacker-howto.html

The Jargon File contains a bunch of definitions of the term ‘hacker’, most having to do with technical adeptness and a delight in solving problems and overcoming limits. If you want to know how to become a hacker, though, only two are really relevant.

There is a community, a shared culture, of expert programmers and networking wizards that traces its history back through decades to the first time-sharing minicomputers and the earliest ARPAnet experiments. The members of this culture originated the term ‘hacker’. Hackers built the Internet. Hackers made the Unix operating system what it is today. Hackers run Usenet. Hackers make the World Wide Web work. If you are part of this culture, if you have contributed to it and other people in it know who you are and call you a hacker, you're a hacker.

The hacker mind-set is not confined to this software-hacker culture. There are people who apply the hacker attitude to other things, like electronics or music — actually, you can find it at the highest levels of any science or art. Software hackers recognize these kindred spirits elsewhere and may call them ‘hackers’ too — and some claim that the hacker nature is really independent of the particular medium the hacker works in. But in the rest of this document we will focus on the skills and attitudes of software hackers, and the traditions of the shared culture that originated the term ‘hacker’.

There is another group of people who loudly call themselves hackers, but aren't. These are people (mainly adolescent males) who get a kick out of breaking into computers and phreaking the phone system. Real hackers call these people ‘crackers’ and want nothing to do with them. Real hackers mostly think crackers are lazy, irresponsible, and not very bright, and object that being able to break security doesn't make you a hacker any more than being able to hotwire cars makes you an automotive engineer. Unfortunately, many journalists and writers have been fooled into using the word ‘hacker’ to describe crackers; this irritates real hackers no end.

The basic difference is this: hackers build things, crackers break them.

If you want to be a hacker, keep reading. If you want to be a cracker, go read the alt.2600 newsgroup and get ready to do five to ten in the slammer after finding out you aren't as smart as you think you are. And that's all I'm going to say about crackers.



Traduzione italiana

----------------------------------------------

 libro on line, 2000

La vendetta degli hacker

 http://www.saltatempo.org/hacker/hacker-revenge/index.html

Nel 1998, l'eruzione del software open source nel mainstream fu la vendetta degli hacker dopo 20 anni di emarginazione. Mi sono ritrovato semi-accidentalmente scelto come fomentatore e propagandista. In questo saggio descrivo gli anni tumultuosi che seguirono, centrando l'attenzione sulla strategia mediatica ed il linguaggio che abbiamo usato per conquistare le Fortune 500. Finisco con uno sguardo al trend.

La vendetta degli hacker

Scrissi la prima versione di Breve storia del regno degli hacker nel 1996 come risorsa della rete. Ero affascinato dalla hacker culture come una cultura già da diversi anni, e fino ad allora avevo scritto la prima edizione del Nuovo dizionario degli hacker nel 1990. Dalla fine del 1993 molte persone (incluso il sottoscritto) hanno iniziato a a pensare a me come allo storico ed etnografo della hacker culture. Ed io mi sentivo a mio agio in questo ruolo.

I quel tempo non avevo la più pallida idea che la mia antropologia amatoriale avesse potuto diventare un importante catalizzatore per il cambiamento. Credo che nessuno fu più sorpreso di me quando ciò accadde. Ma le conseguenze di questa sorpresa si riverberano ancora attraverso la hacker culture, la tecnologia e il mondo degli affari di oggi.

In questo saggio ricapitolo dal mio personale punto di vista gli eventi che portarono fino al gennaio 1998 e allo "sparo udito in tutto il mondo" della rivoluzione open-source. Rifletterò sulla ragguardevole distanza percorsa da allora. Quindi tenterò qualche predizione circa il futuro.

----------------------------------------------

 libro on line, 2000

Breve storia del Regno degli hacker (Hackerdom)

 http://www.saltatempo.org/hacker/hacker_history/hacker-history.html

Vengono esplorate le origini della hacker culture, inclusa la presitoria dei Real Programmers, i giorni gloriosi del laboratorio IA (Intelligenza Artificiale) del MIT, e di come la prima ARPANET ha cresciuto la nazione della rete (network nation). Nubi e tempesta su Giove (Jupiter, ndtr). Viene descritta l'ascesa e la definitiva stagnazione di Unix, la nuova speranza dalla Finlandia, e la storia di come "l'ultimo vero hacker" è diventato il patriarca della generazione successiva. Si accenna al modo in cui Linux ed il mainstream di Internet hanno portato la hacker culture dai limiti della conoscenza pubblica alla attuale predominanza.

----------------------------------------------

 libro on line, 1997

The Cathedral and the Bazaar

 http://www.catb.org/~esr/writings/cathedral-bazaar/

La cattedrale e il Bazaar è un saggio sullo sviluppo del software scritto da Eric S. Raymond. Il saggio descrive il nuovo modello di sviluppo nato dallo sviluppo delle reti informatiche e che lo sviluppo del Kernel Linux ha reso palese. L'autore per verificare le proprie ipotesi decide di utilizzare lo sviluppo collaborativo per il programma fetchmail e nel saggio viene descritta la genesi e lo sviluppo del progetto analizzando le interazioni con gli altri sviluppatori e i vantaggi rispetto al modello classico. La prima presentazione del saggio si è avuta durante un congresso su Linux il 27 maggio 1997 e in seguito il saggio è stato pubblicato come parte dell'omonimo libro. Questo saggio viene usualmente considerato il manifesto del movimento open source. ( da Wikipedia)

----------------------------------------------

Lista autori




home