:: home
:: search || :: blog || :: scrivi || :: forum
Presentazione del sito
Centri di studio -  dipartimenti universitari, organizzazioni di ricerca, associazioni
Riviste on line
Ricercatori, sociologi, antropologi, scrittori
Bibliografie in rete sulla cybercultura
Libri  on line -  libri completi, o versioni on line ditesti a stampa
Saggi e papers on line
articoli da rivistee giornali
Tesi di laurea
video
Forum e blogs - aree di discussione
News -  novità, convegni, congressi, iniziative
Varie
Ricerca per parole chiave
 

 

 

 

lista autori presenti su Cybercultura

La vendetta degli hacker

La vendetta degli hacker

Steven Raymond eric

http://www.saltatempo.org/hacker/hacker-revenge/index.html

2000

Nel 1998, l'eruzione del software open source nel mainstream fu la vendetta degli hacker dopo 20 anni di emarginazione. Mi sono ritrovato semi-accidentalmente scelto come fomentatore e propagandista. In questo saggio descrivo gli anni tumultuosi che seguirono, centrando l'attenzione sulla strategia mediatica ed il linguaggio che abbiamo usato per conquistare le Fortune 500. Finisco con uno sguardo al trend.

La vendetta degli hacker

Scrissi la prima versione di Breve storia del regno degli hacker nel 1996 come risorsa della rete. Ero affascinato dalla hacker culture come una cultura già da diversi anni, e fino ad allora avevo scritto la prima edizione del Nuovo dizionario degli hacker nel 1990. Dalla fine del 1993 molte persone (incluso il sottoscritto) hanno iniziato a a pensare a me come allo storico ed etnografo della hacker culture. Ed io mi sentivo a mio agio in questo ruolo.

I quel tempo non avevo la più pallida idea che la mia antropologia amatoriale avesse potuto diventare un importante catalizzatore per il cambiamento. Credo che nessuno fu più sorpreso di me quando ciò accadde. Ma le conseguenze di questa sorpresa si riverberano ancora attraverso la hacker culture, la tecnologia e il mondo degli affari di oggi.

In questo saggio ricapitolo dal mio personale punto di vista gli eventi che portarono fino al gennaio 1998 e allo "sparo udito in tutto il mondo" della rivoluzione open-source. Rifletterò sulla ragguardevole distanza percorsa da allora. Quindi tenterò qualche predizione circa il futuro.

lingua:

home