Un saggio di Vincenzo Grienti sottolinea pericoli e opportunità della rete.

From a cultural anthropologistsperspective, interested in the correlations and convergencies betweenreligion, consciousness, and cyberspace, something significant is happeningat the turn of the millenium: the transition of mankind into a newanthropological space ¯ commonly called "cyberspace"or "space of knowledge" ¯ accompanied by the transformation ofhuman culture, communication, and consciousness.

This paper examines how Muslim presences have emerged on the Internet and the role of religion - specifically, Islam - in this sphere. The paper looks beyond demographic expansion to its more social characteristics. Three stages or phases of this emergence may be identified: much as technological adepts were followed by officializing strategies, those in turn have been overtaken and surpassed in using the Internet by activist but distinctly moderate Islam, for which the Internet seems peculiarly congenial.

L’avvento dell’era digitale, effetto dello sviluppo delle tecnologie informatiche, comporta una crescita costante del numero di persone che utilizzano internet quale strumento oltre che per apprendere informazioni, anche incontrare amicizie, intrecciare amori, scambiare emozioni. In pratica internet sta diventando sempre più uno strumento attraverso il quale si stabilisce, con particolari caratteri, una vita di relazione. Anche le tematiche religiose hanno trovato il loro posto in questo uso della Rete, al punto che è possibile affermare che la religione, dopo il sesso e l’informatica sia, dal punto di vista dei singoli utenti (con esclusione, quindi, degli scambi tra istituti e organizzazioni), il terzo più diffuso tema attorno cui si concentrano gli interessi degli internauti (Hadden&Cowan 2000).