Presentazione ppt al convegno "La comunicazione didattica" Bergamo 17 Maggio 2003

4th EduMedia Conference 2008. Self-organised learning comprises all types of learning, offering a greater degree of self-determination as compared to traditional learning scenarios: self-determined learning gives the learner the chance to select learning contents (what do I want to study) and learning objectives (my goals) proactively. Nowadays this way of learning is increasingly supported by interactive learning environments in the internet and by social software (e.g. wikis, weblogs, e-portfolios, social bookmarks, YouTube, FaceBook, Flickr etc.). The internet may even be called a “place of informal learning”.But what exactly is “informal learning”?

There are already thousands of schools connected in some way with the internet, and the number is increasing geometrically. There is no agreed upon terminology for the kinds of instructional activities they are creating for themselves, and the field would benefit from having a few clear categories to describe the new forms of learning environments now opening up to us. The purpose of this short paper is to give a name to what we're doing in EDTEC 596 and for the early stages of the Ed First Partnership and to propose a set of desirable attributes for such activities.

Tom March, in WebQuests for learning (Nota 1), valutando quanto profonda e diffusa sia la penetrazione dei nuovi strumenti tecnologici, ma soprattutto di internet, nella nostra società - tanto che la lingua che usiamo tutti i giorni ne risulta influenzata - ricava la necessità della scuola di misurarsi con le conseguenze della rivoluzione telematica, progettando e realizzando attività didattiche centrate sul web. Prende in esame il webquest mostrando come sia una metodologia particolarmente idonea a creare l'auspicata continuità tra ciberspazio ed aula scolastica.

All'inizio del 21o secolo, assistiamo ad un'interessante evoluzione della domanda di apprendimento da parte dei singoli individui, delle società e dei responsabili dell'insegnamento. È evidente che la relazione conflittuale tra la prestazione dell'insegnamento e gli imperativi sociali di crescita (obbligo di performance) e d'inclusione sociale sta diventando estremamente complessa. La globalizzazione economica e l'emergenza di quella che è stata identificata come "società della conoscenza" vanno di pari passo con una serie di competenze fondamentali in graduale evoluzione. Questi elementi hanno alimentato il dialogo sull'implementazione accademica e politica di ciò che alcuni pensatori e parti in causa hanno già definito come le "alfabetizzazioni del 21o secolo".

Dal 2004 il termine "Web 2.0" ha provocato una rivoluzione su Internet e suscitato alcune nuove idee per un'educazione detta "e-learning 2.0". L'ambiguità di questi due termini non consente di affermare che sta nascendo un nuovo paradigma per l'educazione a distanza migliorata con le tecnologie, ma pare che alcune idee modifichino effettivamente aspetti essenziali dei programmi educativi tradizionali.

Un importante articolo in cui Richard Stallman nel lontano 1999 annunciava il progetto di creare una grande enciclopedia online.

Early e-learning traded technology for human interaction. Now, the personal element is being added back in. New social software tools borrowed from business and the younger generations combine tech and touch for the best of all possible worlds (including virtual ones).