Lavoro senza persona
Nel
febbraio 2003 il giornalista americano Bob Herbert pubblicò
sul New York Times i risultati di una indagine conoscitiva
su un campione di centinaia di giovani disoccupati di
Chicago: nessuno dei suoi intervistati si aspettava
di trovare lavoro nei prossimi anni, nessuno di loro
si aspettava di potersi ribellare, o di poter avviare
un grande Cambiamento collettivo. Il senso generale
delle interviste era un sentimento di impotenza profonda.
La percezione del declino non appariva focalizzata sulla
politica, ma su cause più profonde, sullo scenario di
un'involuzione psichica e sociale che sembra cancellare
ogni possibilità di costruire alternativa.