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Tag: Virtual Communities

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ricercatore - sito web

Rheingold Howard

Rheingold Howard


Nato in Arizona, Rheingold (http://www.rheingold.com) ha cinquant'anni, e ha studiato psicologia della conoscenza al Reed College e alla State University of New York. Da sempre interessato al potere della mente umana, si è successivamente specializzato nell'esplorazione dello spazio laddove la mente incontra la tecnologia, analizzando l'uso dei computer considerati come amplificatori della mente. E' di questo periodo il libro Tools for Thought (1984) che rappresenta un esercizio di futurismo retrospettivo, come lo definisce lui stesso, e, scritto nei primi anni '80 tenta di prefigurare come sarà la seconda metà degli anni '90. Il libro è disponibile anche in rete (http://www.rheingold.com/texts/) Dal 1985 partecipa ad un sistema di conferenze on line, uno scambio tra persone all'interno di una comunità virtuale, sui temi più disparati: tecnologie, società, cultura, libri, futuro. Questo lo fa riflettere sul ruolo che assume Internet, che Rheingold descrive come un nuovo spazio comune di convivialità che è frutto di una società in trasformazione e che sostituisce i tradzionali luoghi di incontro. In rete chiunque può manifestare le proprie opinioni, dar voce ai propri pensieri, senza subire alcuna discriminazione, sia essa dovuta a classe sociale, a genere, o razza. Internet, sottolinea, crea un senso di comunità virtuale tra coloro che si esprimono attraverso la rete. Questa esperienza dà vita a numerosi scritti sulle implicazioni culturali e politiche del nuovo strumento di comunicazione. Virtual Reality e il successivo The Virtual Community (http://www.rheingold.com/vc/book/index.html) hanno molto successo a livello internazionale e sono tradotti in diverse lingue, tra cui in italiano (pubblicati rispettivamente da Baskerville e da Sperling e Kupfer). Rheingold è stato redattore della rivista The Whole Earth Review, e redattore capo (http://www.well.net/mwec) di The Millennium Whole Earth Catalog. E' stato tra i fondatori nel 1994, e direttore esecutivo di HotWired (http://www.hotwired.com/), la pubblicazione in rete lanciata da Wired magazine. E' stato anche tra i fondatori di Electric Minds (http://www.minds.com), un website che il Time Magazine giudica tra i migliori 10 dell'anno 1996. E' allo stesso tempo osservatore e progettatore di nuove tecnologie, ed è stato definito un pioniere, un critico ed un prefiguratore dell'impatto delle tecnologie. Spesso invitato a parlare alla radio e alla televisione, Rheingold partecipa a conferenze internazionali, ed ha parlato dell'impatto sociale ed economico delle nuove tecnologie in diverse città del mondo tra cui San Francisco, Atlanta, Bangkok, Cambridge, Tokyo, Lisbon, Copenhagen, Amsterdam, Paris, London. In numerose riviste ha pubblicato articoli e saggi sulla rete, su tecnologie e istruzione, su democrazia e tecnologia.

Nato in Arizona, Rheingold (http://www.rheingold.com) ha cinquant'anni, e ha studiato psicologia della conoscenza al Reed College e alla State University of New York.
Da sempre interessato al potere della mente umana, si è successivamente specializzato nell'esplorazione dello spazio laddove la mente incontra la tecnologia, analizzando l'uso dei computer considerati come amplificatori della mente. E' di questo periodo il libro Tools for Thought (1984) che rappresenta un esercizio di futurismo retrospettivo, come lo definisce lui stesso, e, scritto nei primi anni '80 tenta di prefigurare come sarà la seconda metà degli anni '90. Il libro è disponibile anche in rete (http://www.rheingold.com/texts/)
Dal 1985 partecipa ad un sistema di conferenze on line, uno scambio tra persone all'interno di una comunità virtuale, sui temi più disparati: tecnologie, società, cultura, libri, futuro. Questo lo fa riflettere sul ruolo che assume Internet, che Rheingold descrive come un nuovo spazio comune di convivialità che è frutto di una società in trasformazione e che sostituisce i tradzionali luoghi di incontro. In rete chiunque può manifestare le proprie opinioni, dar voce ai propri pensieri, senza subire alcuna discriminazione, sia essa dovuta a classe sociale, a genere, o razza. Internet, sottolinea, crea un senso di comunità virtuale tra coloro che si esprimono attraverso la rete.
Questa esperienza dà vita a numerosi scritti sulle implicazioni culturali e politiche del nuovo strumento di comunicazione. Virtual Reality e il successivo The Virtual Community (http://www.rheingold.com/vc/book/index.html) hanno molto successo a livello internazionale e sono tradotti in diverse lingue, tra cui in italiano (pubblicati rispettivamente da Baskerville e da Sperling e Kupfer). Rheingold è stato redattore della rivista The Whole Earth Review, e redattore capo (http://www.well.net/mwec) di The Millennium Whole Earth Catalog. E' stato tra i fondatori nel 1994, e direttore esecutivo di HotWired (http://www.hotwired.com/), la pubblicazione in rete lanciata da Wired magazine. E' stato anche tra i fondatori di Electric Minds
(http://www.minds.com), un website che il Time Magazine giudica tra i migliori 10 dell'anno 1996.

E' allo stesso tempo osservatore e progettatore di nuove tecnologie, ed è stato definito un pioniere, un critico ed un prefiguratore dell'impatto delle tecnologie. Spesso invitato a parlare alla radio e alla televisione, Rheingold partecipa a conferenze internazionali, ed ha parlato dell'impatto sociale ed economico delle nuove tecnologie in diverse città del mondo tra cui San Francisco, Atlanta, Bangkok, Cambridge, Tokyo, Lisbon, Copenhagen, Amsterdam, Paris, London. In numerose riviste ha pubblicato articoli e saggi sulla rete, su tecnologie e istruzione, su democrazia e tecnologia.



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