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articoli
Il giornale inimmaginabile
Shirky Clay
2009
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Negli anni novanta i quotidiani avevano previsto l'arrivo di internet. Il dibattito sul loro futuro era animato ma c'era un'eventualità che tutti avevano sottovalutato, scrive Clay Shirky. |
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Nel 1993 il gruppo editoriale Knight-Ridder si accorse che la rubrica del giornalista Dave Barry, pubblicata sul Miami Herald e su molti altri giornali, veniva copiata e diffusa senza rispettare il diritto d'autore.
Decise quindi di fare un'indagine e scoprì diverse cose: una versione pirata della rubrica girava su internet, duemila iscritti di una mailing list la leggevano e un adolescente del Midwest si occupava personalmente di copiarla perché adorava gli articoli di Barry, e voleva che tutti potessero leggerli.
Gordy Thompson, che all'epoca gestiva i servizi online del New York Times, mi disse: "Se un ragazzino di quattordici anni riesce a mandare all'aria il tuo business nel suo tempo libero, non perché ti odia ma perché ti adora, allora c'è un problema". In questi giorni ho ripensato spesso a quella conversazione.
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