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Saggi & Papers

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Tursi Antonio, 2004

Le estetiche del Cyberspazio

http://www.noemalab.org/sections/ideas/ideas_articles/tursi_estetiche_ciberspace.html

Tratto da Antonio Tursi, Internet e il Barocco. L’opera d’arte nell’epoca della sua digitalizzazione, Roma, Cooper, 2004.

Pensare l’arte, pensare il senso. Il senso dei linguaggi espressivi innervati, direttamente o indirettamente, dai nuovi mezzi di comunicazione, dalle nuove tecnologie che si fanno arte o ne modificano il paesaggio di esistenza. Pensare l’abitare nel ciberspazio o l’esserne abitati, pensare lo spazio abitativo fondato-rifondato dalle opere d’arte. Dalle costruzioni frattaliche grazie ad algoritmi artificialmente vivi alle videoinstallazioni, dai corpi deformati alle performances dei corpi, dalle esperienze virtuali alle telepresenze, ma anche dalla poesia ai romanzi, dalla pittura al cinema, dalla musica al teatro: alla ricerca di un senso. Desiderio.

Cerchiamo di trarre un senso dalla molteplicità di segni, seguendo questa strategia espositiva: caduti dal surf, si scende negli abissi, rischiando di annegare, solo poi si può ritornare a galla, scalfendo la superficie dell’acqua. Riflettiamo sul rischio di annegare che l’arte corre, ma anche sulla possibilità, sull’opportunità che tale rischio rappresenta. In seguito, potremo osservare l’arte ritornare a galla, scalfendo le superfici abitative. Viaggio di andata e ritorno, movimento tra mondi diversi.

 

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